Dal 1 gennaio 2015 il Disegno di Legge di Stabilità DDL 2015 prevede che tutte le fatture emesse alla Pubblica Amministrazione siano soggette allo Split Payment IVA ovvero alla separazione del pagamento IVA.

Il meccanismo dello split payment IVA Pubblica Amministrazione funziona così: da una parte la Pubblica Amministrazione versa al fornitore l’importo della fattura al netto dell’IVA e, dall’altra, provvede al pagamento dell’IVA direttamente presso l’Erario.

Sono escluse dal meccanismo dello split payment solo le fatture che già prevedono il REVERSE CHARGE dell’IVA oppure che sono soggette a RITENUTA D’ACCONTO.

L’introduzione dell’obbligo della PA di versare l’IVA direttamente all’Erario si prefigura come misura antievasione in quanto prevede l’onere del versamento da parte di chi, come gli enti pubblici, viene ritenuto più affidabile in riferimento agli obblighi tributari.

Art. 1, commi 629, lett. b) e c), 632 e 633 L. 190/2014

Aggiungendo l’articolo 17-ter al D.P.R. n. 633/1972, si dispone che per le cessioni di beni e le
prestazioni di servizi eseguite nei confronti di enti pubblici l’imposta sul valore aggiunto venga in
ogni caso versata dai medesimi soggetti pubblici (c.d. split payment).

Si tratta in sostanza delle operazioni eseguite nei confronti dei medesimi soggetti pubblici per i quali si applica l’art. 6 comma 5 del DPR 633/1972 (cd. IVA ad esigibilità differita) secondo il quale l’iva diventa esigibile al momento del pagamento del corrispettivo.

Pertanto, i fornitori di beni e servizi alla pubblica amministrazione dovranno emettere la fattura nei modi ordinari ma riceveranno l’importo del corrispettivo al netto dell’Iva che verrà versata, dai soggetti pubblici cessionari, direttamente all’Erario.

Le disposizioni sullo split payment non si applicano ai compensi per prestazioni di servizi
assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta sul reddito (ad esempio le prestazioni rese da
professionisti).

I soggetti che effettuano prevalentemente operazioni con la P.A., che si potranno trovare in
frequente eccedenza di credito Iva a causa del mancato introito dell’imposta sulle operazioni attive,
potranno richiedere il rimborso dell’eccedenza detraibile. Il decreto attuativo dell’articolo 17-ter
D.P.R. n. 633/1972 dovrà aggiungere, all’elenco di coloro nei cui confronti il rimborso IVA è eseguito in via prioritaria, i soggetti di cui allo stesso art. 17-ter, sia pur limitatamente alla parte di credito rimborsabile e relativo alle operazioni soggette a split payment.

Le disposizioni sono applicabili già dal 1° gennaio 2015 pur essendo subordinate all’approvazione
degli organi UE.

Con comunicato stampa n. 7 del 9 gennaio 2015 il MEF ha anticipato che nello schema del decreto di attuazione in fase di perfezionamento è previsto che il nuovo meccanismo si applichi alle operazioni fatturate a partire dal 1 gennaio 2015: restano pertanto escluse le operazioni fatturate prima di tale data ed incassate successivamente al 31 dicembre 2014.

* Tratto da comunicazione fiscale a cura dello Studio Moschen & Associati – Bergamo

Impatto dello Split Payment IVA sulla fatturazione elettronica PA

Come indicato dal Decreto di attuazione delle disposizioni in materia di scissione dei pagamenti (split payment) è la data di emissione a distinguere le fatture verso la Pubblica amministrazione a cui si applica lo split payment da quelle che possono arrivare al traguardo seguendo il regime ordinario e che quindi lo split payment si applica a tutte le fatture aventi data a partire dal 01-01-2015, indipendentemente da altri fattori quali il periodo di fornitura della merce/servizio, l’esigibilità immediata o differita o la frammentazione delle scadenze di pagamento.

Per quanto riguarda la rappresentazione XML della fattura elettronica la recente normativa tecnica XML1.1 è stata ulteriormente aggiornata introducendo l’indicazione “S” (scissione dei pagamenti) per il campo “DatiRiepilogo / EsigibilitaIVA”.
In caso di SPLIT PAYMENT, a nostro avviso è anche opportuno che nel campo “DettagliPagamento / Importo” venga indicato come totale da pagare solo la parte “Totale Imponibile” della fattura (quindi al netto del valore IVA).

Il servizio di fatturazione elettronica online MKT è aggiornato alla nuova modalità SPLIT PAYMENT e provvede automaticamente a generare un totale pagamenti corretto per le fatture caricate tramite inserimento dati online o a controllare la coerenza dei pagamenti (con avviso al fornitore per eventuali anomalie) per le fatture caricate in automatico da file in formato XML o PDF.

Fatturazione elettronica servizio online pdf

Inoltre il servizio di fatturazione elettronica online MKT supporta la nuova versione 1.2 del formato “XML PA” (come richiesto dal Sistema di Interscambio) senza che i clienti debbano modificare nulla nei loro gestionali e viene aggiornato con le tempistiche previste dal SDI.


Legge di stabilità 2015 Split Payment IVA per la Pubblica Amministrazione

Di seguito viene ripreso il punto 7b) dell’art. 44 del DISEGNO DI LEGGE DI STABILITA’ 2015 che prevede di inserire nel D.P.R. n. 633/1972, dopo l’articolo 17-bis, il seguente:

Art. 17-ter Operazioni effettuate nei confronti di enti pubblici
1. Per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti dello Stato, degli organi dello Stato ancorché dotati di personalità giuridica, degli enti pubblici territoriali e dei consorzi tra essi costituiti ai sensi dell’articolo 25 della legge 8 giugno 1990, n. 142, delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, degli istituti universitari, delle unità sanitarie locali, degli enti ospedalieri, degli enti pubblici di ricovero e cura aventi prevalente carattere scientifico, degli enti pubblici di assistenza e beneficenza e di quelli di previdenza, per i quali i suddetti cessionari o committenti non sono debitori d’imposta ai sensi delle disposizioni in materia di imposta sul valore aggiunto, l’imposta è in ogni caso versata dai medesimi secondo modalità e termini fissati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.